Cos'è emmet till?

Emmett Till era un giovane afroamericano nato il 25 luglio 1941 a Chicago, Illinois, negli Stati Uniti. Fu vittima di un brutale linciaggio razzista che ebbe luogo nel 1955 quando aveva solo 14 anni.

Emmett Till era in visita da parenti nel Mississippi quando fu accusato di aver flirtato con una donna bianca di nome Carolyn Bryant, moglie di un proprietario di negozio.

I parenti di Carolyn Bryant e alcuni altri uomini bianchi rapirono Till da casa sua, lo torturarono brutalmente e infine lo uccisero. Il suo corpo fu trovato nel fiume Tallahatchie alcuni giorni dopo. Era stato fatto di tutto per identificare il ragazzo, incluso un anelletto che portava al dito con le sue iniziali.

Le foto del corpo mutilato di Till furono pubblicate sulla stampa, generando un grande scalpore e indignazione in tutto il paese. L'omicidio di Till divenne un simbolo della brutalità del razzismo negli Stati Uniti e guadagnò grande attenzione nazionale e internazionale.

Nonostante l'evidente colpevolezza degli assassini, durante il processo il giurì bianco li assolse rapidamente. Successivamente, i due assassini, Roy Bryant e J.W. Milam, ammisero pubblicamente di aver ucciso Till, ma erano protetti dal concetto di "doppia incriminazione" e non poterono essere processati nuovamente.

L'omicidio di Emmett Till fu un fattore chiave nello spingere i movimenti per i diritti civili negli Stati Uniti. La madre di Till, Mamie Till Mobley, decise di mostrare pubblicamente il corpo del figlio durante il funerale, per mettere in mostra le atrocità del razzismo. Questo atto di coraggio ebbe un impatto significativo sulla coscienza pubblica e sull'impegno per l'uguaglianza razziale.

L'assassinio di Emmett Till è considerato un punto di svolta nella storia degli Stati Uniti e ha contribuito a creare consenso e attivismo per il movimento per i diritti civili, che avrebbe portato a importanti cambiamenti nel corso degli anni successivi.